Lo scorso inverno ho frequentato un corso sui cibi fermentati.
Mi si è aperto un universo. Abbiamo sperimentato la fermentazione naturale (senza aggiunta di lieviti) con salamoia o zucchero.
Si possono far fermentare frutta e verdura, cereali, frutta secca e lavorarli in mille ricette.
L’idea che colonie di microrganismi buoni, che dipendono anche dalla tua casa, dal tuo corpo, dai cibi che gli stanno accanto, si sviluppino in questi preparati dando origine a pietanze davvero gustose e ricche di probiotici (una manna per l’intestino e la salute in generale)… beh… è una magia.
Non sono un’esperta e la mia produzione è piuttosto limitata ma via via vi passerò qualche ricettina.
Per maggiori informazioni, curiosità e ricette vi rimando ai miei maestri, lo scoppiettante Marco Fortunato di I’m in fermentation e la super Ravanella di Ravanello curioso.
Questa birra, che non è una vera birra, si fa semplicemente con acqua, zenzero e zucchero di canna.
Ottenuta la “madre” si può allungare con acqua, succhi di frutta (adoro con mela o pera) e aromi o spezie.
Il procedimento è di una facilità imbarazzante, bisogna solo dare tempo alla fermentazione (i tempi ovviamente dipendono dalla temperatura di casa), ed otterremo una bibita fresca, frizzante, e leggermente alcolica.
Più la lasciate riposare più diverrà frizzante e acidula.
Ricordatevi di usare bottiglie da birra ben chiuse con tappi a tenuta e di aprirle ogni tanto per evitare esplosioni 🙂
Ps: a casa mia germogliazione e fermentazione sono velocissime e scoppiettanti… Yeap!
Buona estate
