Gnocchi di batata viola con zafferano, salvia, limone e pistacchio

Non è un errore di battitura, si tratta di batata e non di patata.
Alcuni regimi alimentari non contemplano l’uso della patata per la presenza di solanina, una sostanza potenzialmente tossica (se assunta in grandi quantità).
Per approfondimenti leggi l’articolo di Terranuova.
Personalmente non me ne privo, direi che mi piacciono parecchio, ma cerco di non abusarne.
Poi, soprattutto, mi piace sperimentare ogni ingrediente vegetale che incontro e questo grosso tubero viola dalla forma irregolare mi ha dato subito da pensare ad un bel piatto di gnocchi coloratissimi.
(Sulle proprietà della batata leggi in fondo al post le Informazioni)
Hanno un gradevole sapore dolcino, somigliano un po’ alla castagna, si sposano molto bene, anche cromaticamente, con la salvia, il limone e lo zafferano.
Provare!
Direi che questi gnocchi potrebbero essere anche un gioco divertente da fare coi bimbi

Ricetta

Preparazione: 15 min
Cottura: 10 min
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Ingredienti per due persone

  • 1 batata viola grossa (circa 400g già sbucciata)
  • 120-130g di farina semintegrale tipo 2
  • 1 presa di sale
  • olio EVO
  • 1 spolverata di zafferano (1/3 di bustina circa)
  • 10 foglie di salvia
  • scorza di 1 limone grattuggiata
  • granella di pistacchio (facoltativa)

Preparazione

  1. Lessare la batata sbucciata (io l'ho cotta al vapore)
  2. Schiacciarla con uno schiacciapatate
  3. Unire la farina, non ne serve moltissima perchè la batata è piuttosto asciutta, ed il sale
  4. Creare dei rotolini su di una spianatoia infarinata e tagliare a tocchetti, passarli sui rebbi di una forchetta per ottenere le classiche rigature
  5. In un padellino antiaderente scaldare l'olio con lo zafferano e far rosolare la salvia a pezzetti finchè diventi croccante
  6. Lessare gli gnocchi, scolare e condire con l'olio aromatizzato e la salvia
  7. Guarnire con abbondante scorza di limone e granella di pistacchio

Informazioni

Originaria dell’America del Sud e arrivata nel vecchio continente grazie a Cristoforo Colombo, la batata contiene tantissime sostanze utili al nostro organismo come fibre, vitamine A e C (e in minore quantità B ed E), proteine, potassio, magnesio, ferro e calcio. La Ipomea batatas, questo il suo termine botanico, è inoltre ricca di flavonoidi e antociani e ha un grande potere antiossidante e anti-aging. Non è un caso infatti che alcune creme anti rughe contengano un estratto di questo tubero. A differenza delle normali patate, però, la batata rossa può essere consumata anche cruda insieme alla sua buccia ben lavata (è ottima ad esempio nell'insalata). Evitando la cottura, tra l'altro, si mantengono intatti tutti i valori nutritivi e le numerose proprietà di questo tubero. C'è da sottilineare poi che è soprattutto nella buccia che si trova una sostanza che sembra avere effetti benefici sulla riduzione del colesterolo e della glicemia: il Cajapo. Nonostante la batata rossa sia di origine americana e poco diffusa e conosciuta nel nostro paese, anche in Italia sono nate alcune cooperative che la producono con i metodi dell’agricoltura biodinamica. Potete visitare il sito di Agrilatina, azienda laziale che la coltiva e assicura un prodotto di ottima qualità. estratto da Greenme
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