Lo zucchero di cocco è un dolcificante naturale estratto dal nettare dei fiori della palma da cocco.
Arriva dalle piantagioni di palme dell’isola di Bali dove i produttori locali ne curano coltivazione e raccolta. La produzione con il metodo artigianale prevede che la linfa estratta dalla pianta venga messa a bollire in grandi contenitori di bambù, in modo che perda fino all’80% del proprio liquido. A questo punto si ottiene una sostanza densa simile a uno sciroppo, che viene fatta evaporare fino a quando non raggiunge una consistenza solida. I panetti vengono poi grattugiati per ottenere lo zucchero in cristalli.
Il suo colore naturale è marrone ed è ricco di ferro, zinco, potassio e vitamine come la B1, B2, B3 e C. Si tratta quindi di un prodotto non raffinato che conserva quasi tutte le sue sostanze nutritive.
La principale differenza starebbe nell’indice glicemico dello zucchero di cocco, inferiore rispetto a quello dello zucchero normale. Questo lo renderebbe meno nocivo.
Dal punto di vista calorico è però esattamente uguale allo zucchero bianco, si consiglia dunque un uso moderato.
Lo zucchero di cocco può sostituire lo zucchero semolato nel caffè, nel tè o nelle tisane, a caldo o a freddo, ma anche nelle varie ricette di dolci al cucchiaio, torte, creme e biscotti.
Il sapore è molto simile a quello dello zucchero di canna, tipo Mascobado, ha un aroma intenso e caramellato.
Il costo è, ad oggi, molto, molto elevato. Circa 6.50€ per 250g, un buon incentivo a ridurre il consumo di zuccheri.
