Puntarelle con salsa di avocado ai capperi e wasabi

A distanza di due giorni dalla vellutata di cavolo cappuccio preparata in una sera gelida di maggio inoltrato, il caldo è arrivato, insieme alla voglia di mangiare fresco e crudo.

Che mese bizzarro questo!

Le puntarelle crude in insalata le adoro e questa salsina è stata un’ottima idea.
Ho frullato l’avocado con latte di soia (ma va bene anche di avena) per ottenere una salsa molto fluida, non come una guacamole per intenderci.

Ho aggiunto capperi, limone e…wasabi!
Che grande idea, ci stava benissimo.

Perdonatemi, negli ingredienti non ho messo le dosi perchè sono andata veramente ad occhio.
Direi comunque che in quanto ad aglio, limone, capperi e wasabi è bene che ciascuno si regoli secondo i propri gusti.
Procedete per gradi per non esagerare con sapori che sono molti decisi.

 

Ricetta

Preparazione: 15 min
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Ingredienti

  • Puntarelle fresche
  • 1 avocado
  • limone
  • olio evo
  • aglio
  • wasabi
  • latte vegetale (soia o avena)
  • capperi sotto sale
  • acidulato di umeboshi (o aceto di mele)
  • sale
  • pepe

Preparazione

  1. Mondare le puntarelle e tagliarle in striscioline finissime. Lavarle e asciugarle bene.
  2. Condire con olio, sale e acidulato di umeboshi precedentemente emulsionati.
  3. Frullare l'avocado con il latte, poco olio, i capperi risciacquati, poco limone, laglio fresco e wasabi secondo i propri gusti.
  4. Servire l'insalata di puntarelle con gocce di crema

Informazioni

Il wasabi è uno fra gli ingredienti più famosi della cucina giapponese. Il suo sapore forte e particolare lo rende davvero unico e tipico rispetto a qualsiasi altro cibo della gastronomia occidentale. A tavola il wasabi si presenta sotto forma di una pasta di colore verde, servito in una ciotola in piccole quantità. Il suo sapore è molto diverso da quelli soliti della cucina occidente, di un piccante particolare Il wasabi viene preparato grazie alla lavorazione di una radice giapponese ricavato dalla Wasabia japonica o Ravanello giapponese, una pianta appartenente alla famiglia delle Brassicacee, la stessa nella quale fanno parte il ravanello, la senape e il cavolo. La radice viene grattugiata con un attrezzo particolare e viene poi lavorata per ottenere una pasta. che colpisce il palato anziché la lingua, come accade di solito. www.unadonna.it