Taralli

Piacciono a tutti, piacciono sempre, sono uno snack sfiziosissimo.

Di varie fattezze e aromi questi sono semintegrali con curcuma, pepe e semi di carvi (al posto di quelli di finocchietto che non avevo).

La preparazione è lunga, doppia cottura e lunghi tempi di riposo, ma il risultato di estrema soddisfazione.

Se ben conservati durano parecchio dunque vale la pena di produrne in quantità.

Impastati con vino e tanto olio, sono friabili, gustosi e abbondantemente calorici.

Con un vinello e magari a seguire delle orecchiette alle cime (ho appena imparato a produrle) è subito Puglia.

Ricetta

Preparazione: 30 min
Cottura: 25 min + 40 min
Riposo: 1h + 2h

Ingredienti per circa 50-60 taralli a seconda della grandezza

  • 500g di farina tipo 2 semintegrale
  • 100 ml di vino bianco secco
  • 100 ml di acqua
  • 140ml di olio Evo
  • 12g di sale fino integrale
  • 1 cucchiaio di curcuma
  • 1 cucchiaio di semi di finocchio
  • pepe nero macinato fresco

Preparazione

  1. Mescolare le polveri ed aggiungere i liquidi precedentemente emulsionati con una forchetta
  2. Impastare in una ciotola e successivamente a mano per una decina di minuti
  3. Coprire l'impasto con una pellicola e lasciar riposare 1h
  4. Ricavare quindi dei cilindretti, facendo rotolare piccoli pezzi di impasto su una spianatoia, di circa 1cm di diametro e 10cm di lunghezza
  5. Arrotolarli intorno ad un dito e chiuderli schiacciando le estremità fra loro
  6. Far bollire dell'acqua in una pentola ed immergervi con delicatezza pochi taralli alla volta (6 o 7) perchè non appiccichino fra loro
  7. Quando vengono a galla spontaneamente raccoglierli con una schiumarola e posarli su un canovaccio pulito. Procedere così fino ad averli bolliti tutti
  8. Lasciarli asciugare un paio di ore sul canovaccio a temperatura ambiente
  9. Infornarli quindi su una teglia con forno statico a 200° per 30/45', dipenderà dalla grandezza e da quanto si sono asciugati dalla precedente cottura

Informazioni

Il tarallo o tarallino è un prodotto da forno tipico della Puglia e di altre regioni; come tale è stata ufficialmente inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (MiPAAF).[1] Viene prodotto anche in altre regioni d'Italia, ad esempio in Basilicata dove esiste una variante (il tarallo aviglianese) fatta con glassa di zucchero fondente, che gli permette di assumere una colorazione bianco neve, e profumata all'anice. Una variante particolare si ha in Toscana con i Biscotti salati all'anice, che hanno un impasto simile ma forma ad 8 più grande ed una cottura diversa e peculiare. Il prodotto assume numerose varianti dettate dalla zona di produzione. Principalmente si tratta di un anello di pasta non lievitata cotto in forno. L'impasto base è composto di farina, acqua o vino, olio e sale a cui vengono talora aggiunta degli ingredienti per insaporirlo, come ad esempio i semi di finocchio. Wikipedia